L’Italia introduce nuove norme sul distacco degli autisti professionisti

La direttiva europea (UE) 2020/1057 stabilisce norme specifiche relative al distacco degli autisti professionisti nel settore del trasporto commerciale su strada. Da questo mese l’Italia ha recepito queste norme nell’ordinamento nazionale, stabilendo anche nuove sanzioni per le violazioni.

Decreto Legislativo n. 27 del 23 febbraio 2023entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo, fornisce nuove linee guida in materia di trasporti internazionali su strada e operazioni di cabotaggio effettuate sul territorio italiano.

Il nuovo testo legislativo prevede, tra l’altro, che i vettori distacchino gli autisti in Italia presentare apposita dichiarazione entro e non oltre l’inizio del distacco, attraverso il sistema IMI.

Le informazioni da fornire comprendono: i dati di contatto dell’impresa di trasporto, i dati dell’autista distaccato, la durata del distacco, il tipo di trasporto effettuato e il veicolo utilizzato durante il trasporto. Se questi dati cambiano, l’azienda ha 5 giorni di tempo per aggiornarli.

Secondo le nuove regole, è responsabilità del conducente avere a bordo non solo copia della dichiarazione, ma anche i documenti relativi al trasporto effettuato in Italia e presentarli durante il controllo.

Oltretutto, nel caso di cabotaggio, sarà necessario dimostrare che tale operazione è stata preceduta da un’altra operazione di trasporto internazionale verso l’Italia. In caso di ispezione, sarà necessario presentare le letture del tachigrafo con i simboli degli Stati membri in cui il conducente ha effettuato il trasporto internazionale o il cabotaggio.

Sanzioni applicabili da questo mese

Se una società non dichiara un autista stipendiato, può essere multato da 2.500 a 10.000 euro.

Per presentazione di una dichiarazione incompleta, errata o superata, un vettore può ricevere una multa compresa tra 1.000 e 4.000 euro, mentre per mancata presentazione di documenti da parte del conducente, in formato fisico o elettronico, viene applicata una sanzione da 2.000 a 10.000 euro.

Va anche notato che tril vettore è tenuto a fornire la documentazione relativa al distacco e alla retribuzione corrisposta durante lo stesso, su richiesta della questura o dell’ispettorato del lavoro, anche dopo la fine del periodo di distacco, pena la sanzione pecuniaria fino a 4.000 euro.

Le nuove regole prevedono anche multe per il conducente. Pertanto, se l’autista non presenta i documenti relativi al suo distacco sul territorio italiano, può ricevere una sanzione fino a 600 euro.

Nerio Baroffio

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