Non più voti, ma giudizi meritori che incoraggino gli studenti a fare le cose sempre meglio; tanto che un liceo di Mestre ha deciso di eliminare i voti in risposta al disagio espresso da studenti alle prese con ansia e stress dovuti ai compiti e alle domande in classe.
Stress, ansia e crisi di pianto sono sempre più comuni tra gli studenti, vittime della pressione e delle aspettative accademiche. E allora, se la scuola diventa terreno fertile per le crisi psichiche, bisogna prendere dei provvedimenti: ne è fermamente convinta Michela Michieletto, direttrice del Liceo classico-scientifico “Giordano Bruno” di Mestre (Venezia), che ha quindi deciso eliminare i voti a scuola.
Negli ultimi mesi, gli insegnanti delle scuole hanno notato come i compiti e le verifiche rendano gli studenti sempre più ansiosi, spesso degenerando in attacchi di panico o disagio psicofisico. Da qui la decisione, dopo un’attenta valutazione da parte dell’amministrazione scolastica, in collaborazione con i docenti e il consiglio d’istituto, di sperimentare un quadrimestre di corsi non laureati.
L’insegnante di Bucarest, accoltellato a causa di un esame imprevisto
Si ritiene inoltre che un test sia stato il motivo per cui uno studente della Ion Creangă High School di Capitala ha pugnalato al collo il suo insegnante, ora accusato di tentato omicidio. Secondo un messaggio inviato al gruppo WhatsApp della classe, sembra che l’adolescente abbia premeditato l’atto. “Vale la pena ucciderla?” ha chiesto in un messaggio sul gruppo WhatsApp di classe, da cui risulta che l’adolescente aveva premeditato il gesto. Ha chiesto – prima della lezione – l’approvazione dei suoi colleghi per togliere la vita all’insegnante di 26 anni.
Gli investigatori affermano che il ragazzo potrebbe aver portato il coltello nello zaino diversi giorni di fila prima dell’incidente. Ne consegue, affermano i pubblici ministeri del tribunale di Bucarest, che il ragazzo “ha fatto piani su come avrebbe agito”.
Il motivo dell’aggressione è scioccante quanto il gesto: una prova inaspettata. Il ragazzo avrebbe aggredito la professoressa durante il test in cui dovevano tradurre quattro frasi quando lei era arrivata davanti al suo banco.
Durante le audizioni, lo studente avrebbe affermato di aver perso una borsa di studio per studiare negli Stati Uniti, e questo lo avrebbe depresso. Avrebbe anche ricercato qual è il reato con la pena più pesante che una persona possa ricevere nel nostro Paese. Ha appreso su Internet che si trattava di un omicidio.
Il liceo decide di togliere i voti “per tutelare la salute mentale degli studenti”
Tornando al liceo in Italia che eliminerà i voti, non sarà un provvedimento definitivo. Il sistema di rating cassico sarà sostituito da rating meno severi e categorici. Gli studenti continueranno quindi a sostenere le prove fissate dai docenti, ma al termine delle domande e delle chiamate dalla lavagna, non verrà loro più attribuito il classico voto da 1 a 10, ma gli studenti leggeranno in verde “il risultati ottenuti” o “disponibilità a migliorare”, magari scritti in rosso. Ci saranno anche annotazioni specifiche, che vanno da “la sintassi non funziona” a “il pensiero ha bisogno di ulteriore lavoro”.
Il voto verrà restituito, ma solo alla fine del semestre e verrà inserito direttamente nel registro. Tutto questo, nelle intenzioni della dirigente scolastica, Michela Michieletto, dovrebbe aiutare a gestire lo stress e insegnare agli studenti a non vivere un brutto voto in classe come un incidente demotivante nel cammino verso l’età adulta. Il problema è stato evidenziato soprattutto dai docenti delle classi inferiori del liceo, che hanno esteso la discussione prima ai genitori, poi ai consigli di classe.
“Era da un po’ che pensavo di attivare un’esperienza come questa, ora ho trovato l’opportunità. Ho scelto contesti particolari, lezioni private: una con Bruno, al liceo scientifico, è già iniziata, un’altra sta per iniziare, sempre al liceo scientifico, e forse una terza inizierà al liceo classico.“, ha spiegato il direttore del Liceo. Tutto questo per risolvere un problema che sempre più spesso si trovano ad affrontare gli insegnanti, parallelamente al calo del numero di immatricolazioni alle superiori, che sta diventando preoccupante: “Cerchiamo di trovare soluzioni“, conclude Michieletto,”non possiamo restare sordi al malessere degli studenti”, cita FanPage.
Rimani aggiornato con le ultime notizie. Segui StiriDiaspora e via Google News
Tag dell’articolo:
studenti
Scuola superiore
OSSERVAZIONI
fatica
“Studente. Appassionato fanatico dell’alcol. Professionista televisivo. Pioniere di Twitter. Risolutore di problemi.”