Kaili e Tarabella sono ancora dietro le sbarre.
Da parte sua, l’ex eurodeputato italiano Andrea Cozzolino, che dovrebbe affrontare le stesse accuse penali, si batte per la sua estradizione dall’Italia al Belgio. Le cinque persone hanno negato qualsiasi coinvolgimento in un atto illegale.
LEGGE euronotizie, Si ritiene che Panzeri sia l’opera teatrale che riunisce tutti i personaggi del massiccio schema cash-for-favor, che prevedeva ingenti somme pagate dal Qatar e dal Marocco per influenzare la politica nel Parlamento europeo.
Qatar e Marocco negano fermamente queste accuse, che considerano infondate. Il caso ha preso una svolta scioccante a metà gennaio, quando Panzeri ha firmato un cosiddetto “accordo di pentimento” con le autorità belghe impegnandosi a condividere dettagli “sostanziali e rivelatori” sui presunti scambi di denaro.
Panzeri ha quindi ammesso il suo coinvolgimento e ha promesso di identificare le persone che avrebbe corrotto. Ha anche acconsentito a una pena detentiva limitata, una multa e la confisca dei beni sequestrati.
“Il signor Panzeri ammette di aver partecipato attivamente ad atti di corruzione in relazione al Qatar e al Marocco e di essere stato quindi corrotto e corrotto da altri”, ha detto a gennaio il suo avvocato Laurent Kennes a Euronews dopo la firma dell’accordo.
Le sue rivelazioni avrebbero influenzato i casi di Eva Kaili e Marc Tarabella, le cui difese hanno messo in dubbio la credibilità dell’italiano come testimone.
Chi è Pier Antonio Panzeri?
L’eurodeputato socialista Pier Antonio Panzeri è stato eletto per la prima volta al Parlamento europeo nel 2004.
In qualità di legislatore, si è occupato di questioni relative all’occupazione, ai diritti sociali, agli affari esteri, alla sicurezza e agli aiuti allo sviluppo.
Ha guidato la delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb dal 2009 al 2017. Ha poi assunto la direzione della sottocommissione per i diritti umani, carica che ha ricoperto fino alla sua uscita dal Parlamento nel 2019.
In quanto ex eurodeputato, Panzeri aveva diritto a una carta di accesso permanente ai locali del Parlamento.
Nel settembre 2019, pochi mesi dopo le elezioni europee, ha fondato a Bruxelles un’associazione senza scopo di lucro chiamata Fight Impunity, il cui obiettivo dichiarato è quello di “promuovere la lotta all’impunità per gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro l’umanità”.
Lotta all’impunità, che non era inclusa nel Registro per la trasparenza dell’UE – un database che dovrebbe elencare le persone e le organizzazioni che cercano di influenzare il processo legislativo e l’attuazione delle politiche dell’UE – aveva lo stesso indirizzo di Non c’è pace senza giustizia, una ONG guidata da Niccolò Figà -Talamanco.
Da quando lo scandalo è scoppiato a metà dicembre, Eva Kaili e Francesco Giorgi hanno nominato Panzeri a capo degli scambi. A casa sua sono stati trovati più di 600.000 euro in contanti.
Secondo il quotidiano belga Le Soir, Giorgi ha fatto da traduttore per Panzeri, il suo ex capo, durante gli incontri con i funzionari del Qatar perché l’eurodeputato italiano non parla inglese.
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