Iulian Bot, detto “Viscol”, sottoposto a procedimento internazionale dopo essere stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per evasione fiscale, in un caso in cui era oggetto di indagine anche l’ex capo dell’IPJ Timiş Sorin Muntean e è stato condannato, è stato arrestato in Italia.
Iulian Bot è stato arrestato a Padova, dopo che diverse foto e video di lui erano stati pubblicati su Facebook, riferisce ilgazzettino.it.
Nel padovano, Iulian Bot possiede diverse attività, tra cui un autosalone a Ponte San Nicolò, dove lavorano parenti e amici. Iulian Bot è stato rinchiuso nel carcere di Padova, in via Due Palazzi.
Il mandato di esecuzione della pena detentiva nei confronti di Iulian Bot è stato emesso dalle autorità rumene il 13 marzo 2023.
“Il 20 marzo 2023, a seguito dello scambio di dati e informazioni con le autorità italiane, è stato individuato un uomo di 42 anni, ricercato a livello internazionale, ricercato sulla base di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità rumene.
A suo nome, la Corte d’appello di Timișoara ha emesso, il 13 marzo 2023, un mandato di esecuzione della pena detentiva, con il quale è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione, per evasione fiscale, acquisto di influenza e stabilimento di un gruppo criminale organizzato.
Le autorità italiane avvieranno la procedura prevista per l’esecuzione del mandato d’arresto europeo, in vista della consegna.
Lo scambio di dati con le autorità italiane è stato effettuato dagli agenti di polizia del Servizio investigativo criminale dell’IPJ Timiș, attraverso il Centro per la cooperazione internazionale di polizia – Ufficio SIRENE“, precisa polizia rumena.
Iulian Bot, noto come Viscol, è il capo di una nota famiglia rom di Lugoj, nella contea di Timiş. È stato riconosciuto colpevole dalla ÎCCJ, il 13 marzo 2023, in un caso in cui è stato indagato anche l’ex capo dell’IPJ Timiş Sorin Muntean e condannato al carcere con esecuzione.
Così, Sorin Muntean è stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione con esecuzione per corruzione, l’importo ricevuto è di 7.000 euro per aver risolto un caso di evasione fiscale di 800.000 euro. Chi deve essersi “dimenticato” dell’indagine è stato il commissario capo Pavel Dumitru, all’epoca capo dell’Economic Crime Investigation Service. È stato condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione con sospensione della pena. Nello stesso caso, l’autore della tangente, Iulian Bot, capofamiglia rom di Lugoj, è stato condannato per evasione fiscale a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Condannato anche un contabile della società di proprietà di Bot, anch’esso a 4 anni e 8 mesi di reclusione. L’avvocato di Bot, Marian Bâlc, è stato condannato a 3 anni di carcere con esecuzione.
Editore: DC
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