Il primo paese a vietare gli insetti nel cibo. L’Italia non vuole nemmeno sentir parlare della farina di grilli nell’impasto della pizza

Il crescente utilizzo di farine ricavate da grilli, cavallette e larve di insetti incontra in Italia una forte opposizione! Il governo ne vieta l’uso nella pizza e nella pasta, che sono piatti italiani.

Gli italiani sono preoccupati per il loro cibo, l’Europa ha infatti autorizzato l’uso di farine di insetti. Esistono quattro tipi di farine utilizzabili nell’Unione europea, che provengono dal grillo domestico, dalle larve del vermellino e dall’aragosta migratrice. Ora, io non contesto, e ovviamente non potrei, un regolamento europeo, ma credo fermamente che i cittadini debbano essere informati, che debbano poter mangiare quello che vogliono, ma avere la possibilità di sapere nel dettaglio cosa contiene un prodotto .

Allo stesso tempo, nel tentativo di promuovere la cucina italiana, il governo ha annunciato di voler inserire la cucina di questo paese nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

E l’Ungheria rifiuta la farina di insetti. Nonostante la legislazione europea abbia stabilito che questi prodotti debbano essere collocati su appositi scaffali, il ministro dell’Agricoltura di Budapest ha chiesto che sulle etichette si leggesse: “Attenzione! Alimenti contenenti proteine ​​di insetti”. Il tutto per essere certi che chi acquista lo faccia consapevolmente. Il Ministro ha aggiunto che con la commercializzazione di questi prodotti si mettono in pericolo le tradizioni gastronomiche e le abitudini alimentari del Paese.

Attilio Trevisan

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