Europa in subbuglio: Grecia, Francia e Italia sono paralizzate da scioperi e manifestazioni. Cosa vogliono le persone dal governo?

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L’Europa è in ebollizione. Grecia, Francia e Italia sono stati paralizzati oggi da scioperi e manifestazioni. A Parigi, il Louvre si è trasformato in una piattaforma per i manifestanti. Roma risuona di richieste di aumenti salariali, ei greci chiedono misure di sicurezza ai governatori, perché non muoiano più in incidenti ferroviari.

Dalla redazione dell’Osservatore del 08.03.2023, 21:33

Centinaia di migliaia di greci hanno trasformato la loro rabbia in violenza dopo il disastro ferroviario della scorsa settimana che ha ucciso 57 persone. Temono che lo stato non stia adottando misure per migliorare la sicurezza dei trasporti anche adesso.

“La nostra rabbia è diventata una lotta organizzata. Non permetteremo che questo crimine venga dimenticato. Allo stesso tempo, lotteremo per la sicurezza dei trasporti, misure sanitarie e assicurazioni per tutti i lavoratori”, ha detto un manifestante.

Nelle grandi città i greci attaccavano i gendarmi con pietre, mazze e vernice. Le forze speciali hanno risposto con gas lacrimogeni. Gli accesi scontri sono avvenuti nella località di Tempi, poco distante da dove un treno passeggeri e un treno merci si sono scontrati frontalmente, dopo essere stati inviati sulla stessa linea.

Grande sciopero in Francia. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per il secondo giorno consecutivo

Sono scontenti della riforma delle pensioni, che li farà lavorare altri due anni, e della crescente crisi economica. A Parigi e Marsiglia, la polizia ha sparato gas lacrimogeni e ha effettuato arresti brutali. I manifestanti hanno bloccato molte strade, ingressi di stazioni e aeroporti.

Decine di manifestanti hanno preso d’assalto anche il Museo del Louvre, che hanno trasformato in un forum antigovernativo. Hanno cantato contro la riforma delle pensioni.

E in Italia gli scioperi sono iniziati la mattina presto. I lavoratori dei trasporti sono arrabbiati: chiedono migliori condizioni di lavoro e salari più alti. La maggior parte degli autobus, dei treni e delle metropolitane è rimasta nei garage e nei depositi. Milioni di italiani sono rimasti bloccati per decine di minuti nelle stazioni ferroviarie e nelle stazioni ferroviarie.

Selene Blasi

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