Bonnie e Clyde, della contea di Alba: come un uomo è stato derubato da una coppia dopo aver pubblicato su Tik-Tok che stava cercando moglie

Bonnie e Clyde di Alba County: come un uomo è stato derubato da una coppia dopo aver postato su Tik-Tok che stava cercando moglie

Un uomo della contea di Alba è stato derubato da una coppia di marito e moglie dopo aver postato sulla rete Tik-Tok annunciando che stava cercando una fidanzata o una moglie.

Nel verbale si rilevava che l’imputato e l’imputato avevano un rapporto di convivenza e vivevano insieme nel villaggio di Ciugudu de Jos. Durante il mese di dicembre, l’imputato ha guardato un messaggio su TIK-TOK, in cui appariva la persona ferita, che mostrava una grossa somma di denaro e in cui trasmetteva il messaggio che cercava una fidanzata o un coniuge. L’imputato ha cercato il profilo dell’offeso sul social network Facebook e gli ha inviato una richiesta di amicizia, che è stata accettata dall’offeso.


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I due hanno iniziato ad avere conversazioni attraverso l’applicazione di messaggistica di Facebook e al telefono, l’imputato gli ha mentito dicendo che non aveva alcuna relazione, in quanto hanno deciso di incontrarsi nel raggio del comune di Aiud. Così, i due si sono incontrati la mattina del 27 dicembre 2022, intorno alle 9:30, presso un distributore di benzina.

L’imputata, accompagnata dalla sua convivente, che sapeva che l’imputata stava conversando con la persona offesa e intendeva estorcerle del denaro, si è recata insieme, in taxi, dalla sua abitazione al comune di Aiud. Arrivati ​​ad Aiud, i due si sono diretti al distributore di benzina, con l’imputato rimasto dietro l’imputato.

Dopo il loro incontro, la persona ferita e l’imputato si sono recati in un bar e successivamente in una gioielleria, dove la persona ferita le ha comprato un anello, poi l’imputato ha notato che aveva una grossa somma di denaro su di esso. Nel frattempo, l’imputato li ha seguiti e ha corrisposto con l’imputato tramite messaggi.

Poi l’imputato ha offerto al ferito di andare al parco di Aiud, dove si sono seduti su una panchina e hanno iniziato a parlare. L’imputato ha chiesto alla persona lesa di dargli la metà del denaro che aveva con sé, che la persona lesa non ha accettato.

In tali circostanze, l’imputato ha sottratto diverse banconote in possesso del danneggiato, per un importo complessivo di 6335 lei, rifiutandosi di restituirgliele, su espressa richiesta di quest’ultimo. La persona ferita ha cercato di recuperare la somma di denaro, ma l’imputato si è opposto e ha cominciato ad abbracciarla e spingerla, usando atti di violenza.

Poco dopo, dopo solo pochi secondi, l’imputato, che sorvegliava la zona, si è avvicinato ai due, ha sfilato il giubbotto della donna ferita e le ha strappato di mano il cellulare, dopodiché si è diretto verso di lei minaccioso, facendola uscire dal locale . dove si trovavano e si recano alla questura del comune di Aiud.

“In base all’art. 346, comma 1, cpp stabilisce la legittimità del rinvio in giudizio con rinvio a giudizio della Procura presso il tribunale distrettuale di Aiud, nei confronti dell’imputato, ignoto con delitto verbale, rinviato a giudizio per aver commesso il reato di rapina, atto previsto dall’art. penna C..

Determina la legittimità dell’amministrazione delle prove e dell’esecuzione degli atti dell’accusa penale nel fascicolo dell’ufficio del pubblico ministero presso il tribunale di Aiud.

Ordina l’inizio del processo nella causa riguardante gli imputati”, si legge nella decisione del tribunale di Aiud.

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Selene Blasi

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