Un famoso presentatore televisivo russo ha minacciato l’Occidente e l’Italia il giorno in cui Vladimir Putin ha formalizzato la sospensione della partecipazione di Mosca al trattato START sulla riduzione delle armi strategiche offensive.
“Lasciate che i dannati tremino”, ha detto Vladimir Soloviev, riferendosi giustamente agli alleati di Kiev Notizie Rai.
Per quanto riguarda l’Italia, il presentatore russo ha detto: “Chissà se si ricordano di come hanno baciato le mani dei soldati russi”.
Dopo essersi lamentato del fatto che i russi non sono stati nominati per il premio letterario Strega, il presentatore televisivo russo Vladimir Solovyov, magnate e amico del presidente russo Vladimir Putin, ha attaccato di nuovo l’Italia.
Durante una diretta, Soloviev chiama “bastardi” gli alleati dell’Ucraina e si rivolge specificamente ai cittadini italiani.
“Pensa al monumento a Suvorov e chissà se ti ricordi come baci le mani ai soldati russi”, ha detto nel video, poi pubblicato anche sul suo profilo Twitter.
Nel suo attacco, il giornalista russo fa riferimento alla campagna italiana della Suvorov nel nord Italia tra aprile e settembre 1799, quando il generale moscovita a capo dell’esercito russo-austriaco sconfisse l’esercito francese, costringendola a lasciare Milano.
“Se siamo seri, se capiamo davvero qual è la posta in gioco, allora i bastardi stanno tremando. Allora ci sarà un’altra traversata delle Alpi, se necessario. Se sei scortese con noi bastardi, devi tremare I russi iniziano lentamente, ma vanno veloci”, ha detto Soloviev.
Il presentatore ha avuto altre uscite sulla guerra in Ucraina, come quando ha detto che sarebbe “inevitabilmente” finita con un conflitto nucleare e che i russi sarebbero andati in paradiso.
Le sue parole non sono state ben accolte dal governo Meloni che, attraverso il vicepresidente della commissione Affari costituzionali, Riccardo De Corato (FdI), ha parlato di “vergognoso attacco all’Italia”.
“Ciò significa che gli uomini di Putin stanno finendo gli argomenti per attaccare l’Italia e Milano, schierandosi contro un popolo che difende l’Ucraina”, ha concluso De Corato.
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