La Russia sta sfruttando la pausa per prepararsi a una lunga guerra ma sta subendo sanzioni, secondo un rapporto dei servizi segreti italiani in parlamento.
“Per i russi una pausa operativa è essenziale per rigenerarsi e prepararsi a una guerra di lunga durata. Mosca sta cercando di sfruttare questo periodo di relativa stagnazione per riprendere le attività del complesso militare-industriale russo che, pur rimanendo significativo in termini di capacità produttiva, comincia a risentire delle sanzioni occidentali”, ha affermato in il rapporto annuale dei servizi segreti italiani al Parlamento, presentato martedì.
L’anno si è chiuso anche con il riconoscimento da parte del presidente Putin delle difficoltà incontrate nel Donbass per contrastare le forze ucraine, segnale che, legato alla proposta di ristrutturazione delle forze armate russe – con un aumento del totale fino all’1,5. milioni di soldati – conferma l’intenzione di proseguire il conflitto fino al raggiungimento dei principali obiettivi perseguiti da Mosca”, riporta La Stampa.
“Sebbene gran parte della popolazione russa continui a sostenere l’attività dei vertici del Paese, a causa della pervasiva propaganda mediatica e della narrativa ufficiale, i sondaggi pubblici mostrano una diminuzione dei consensi, fenomeno comprovato anche dal numero di persone che lasciano il Paese ”, sottolinea la relazione annuale dei servizi di intelligence al Parlamento di Roma.
“Mosca non smetterà di interferire nelle dinamiche politiche e nei processi decisionali dei Paesi Nato”, scrivono gli agenti italiani di 007, “e ricorrerà ancor più che in passato a metodi coercitivi e manipolativi, come attacchi informatici, disinformazione, ricatto e l’uso di leve come la migrazione e l’energia, quest’ultima destinata a perdere rilevanza con l’impegno occidentale a trovare alternative alla dipendenza energetica dalla Russia”.
“Gli obiettivi di Putin sono falliti perché non ha capito la sceneggiatura ucraina”
Secondo i servizi segreti italiani, il conflitto in Ucraina “innescato dalla Federazione Russa il 24 febbraio 2022, ha provocato contemporaneamente:
– distruggere l’equilibrio della sicurezza,
– riportare la guerra nel continente europeo,
– sottolineare il fallimento degli obiettivi strategici fissati dalla Russia (in particolare il cambio di governo di kyiv e l’acquisizione di territori di interesse strategico), che Mosca aveva ritenuto di facile e rapido raggiungimento,
– ha portato l’Occidente a riflettere sull’efficacia e la coerenza degli strumenti militari russi, alla luce dell’andamento delle operazioni in Ucraina e dei crescenti rischi legati alla prosecuzione del conflitto.
In particolare, i fallimenti strategici di Putin sembrano essere attribuibili a carenze nell’interpretazione dello scenario ucraino, sottovalutando la portata, la velocità e la coesione della risposta occidentale all’invasione dell’Ucraina e sottovalutando la tenacia del popolo e delle forze a Kiev”.
L’intelligence italiana aggiunge: “Si ritiene che il presidente Putin sia stato spinto ad agire perché riteneva che le forze armate russe avrebbero potuto ottenere la vittoria militare in pochi giorni, evitando così di sovrapporre pacchetti di sanzioni occidentali (come invece è avvenuto)”.
È molto improbabile che la Russia utilizzi armi nucleari
Nel documento si afferma che “si intensifica l’attenzione dei servizi di intelligence nazionali sui rischi di escalation legati alla prosecuzione del conflitto, inclusa la minaccia russa sull’uso di armi nucleari, valutata come improbabile al momento della redazione del presente rapporto “.
Fonte: RADIO
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