L’Italia si sforzerà per uscire dal capitale della banca Monte dei Paschi di Siena, con l’idea di creare un ambiente bancario in cui ci siano diverse grandi banche, ha detto oggi il premier Giorgia Meloni, riporta Reuters, secondo Agerpres.
Giorgia Meloni ha apprezzato il fatto che il Monte dei Paschi di Siena “è stato gestito malissimo” dai governi precedenti, quindi alla fine i contribuenti hanno speso miliardi di euro per sostenere Mps, una delle banche più antiche del mondo. Tuttavia, il presidente del Consiglio italiano ha apprezzato che dopo la ristrutturazione del Monte dei Paschi di Siena “sembra abbastanza solido”.
“Stiamo lavorando perché lo Stato possa uscire in modo ordinato (dal capitale di Mps – no) e, dal mio punto di vista, per creare le condizioni affinché l’Italia abbia dei grandi gruppi bancari”, ha detto Giorgia Meloni, in una conferenza stampa.
Lo Stato italiano detiene il 64% del capitale del Monte dei Paschi di Siena, dopo l’operazione di salvataggio del 2017 costata ai contribuenti 5,4 miliardi di euro. Il governo di Roma ha iniettato in questa banca ulteriori 1,6 miliardi di euro, nell’ambito di un’operazione di ricapitalizzazione, per un importo di 2,5 miliardi di euro, completata a novembre.
L’anno scorso, le autorità italiane hanno tentato senza successo di vendere il Monte dei Paschi di Siena a UniCredit, in un accordo che avrebbe aiutato UniCredit, il secondo gruppo bancario italiano, a colmare il divario con la leader Intesa Sanpaolo.
Secondo fonti citate da Reuters, il Tesoro italiano è ancora aperto all’idea di riprendere i colloqui con UniCredit, sebbene anche Banco Bpm, terzo gruppo bancario italiano, sia visto come possibile acquirente per Monte dei Paschi di Siena. Un’operazione in questa direzione aumenterebbe la presenza di Banco BPM ed è addirittura possibile ridurre il controllo esercitato da Crédit Agricole, banca francese che quest’anno è diventata il maggior investitore di Banco BPM.
Tuttavia, in un’intervista odierna, l’amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha affermato che il Monte dei Paschi è stato “un bottino troppo grande” per la banca che dirige. Castagna è in corsa per essere riconfermato amministratore delegato nell’aprile 2023 e gli analisti si aspettano che sospenda qualsiasi potenziale mossa di fusione e acquisizione fino a quando non si assicurerà un nuovo mandato.
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