Il Governo potrebbe emettere un’ordinanza per il rimborso dei soldi trattenuti alla sanità ai titolari di pensioni alte – Evento del giorno

Si tratta di una decisione governativa che ha istituito l’obbligo di contribuzione al CASS da parte dei pensionati il ​​cui reddito proviene ritiri superare i 4.000 lei al mese.

Solo l’atto normativo no la differenza tra pensioni contributive e pensioni professionalie molti pensionati si sono rivolti ai tribunali chiedendo il rimborso delle somme trattenute pensione con titolo CASS da gennaio 2022.

Rimborso delle somme trattenute per i contributi sanitari

SGG sostiene che sia necessario adottare un GEO che stabilisca i termini e le condizioni per la restituzione delle somme trattenute per i contributi sanitari (per pensioni superiori a 4000 lei, il CCR ha affermato che è incostituzionale obbligare le persone a pagare il contributo sanitario).

“Dato l’elevato numero di pensionati interessati dalle disposizioni del GEO 130/2021, apprezziamo che il numero di controversie generate dalla decisione CCR 650/2022 aumenterà in modo esponenziale nel prossimo periodo, il che porterà a blocchi nell’attività del istituzione, ma anche dei tribunali. Inoltre, la spesa pubblica derivante da tali processi potrebbe avere gravi conseguenze per il bilancio dello Stato.

Per evitare questa situazione, riteniamo che il governo potrebbe disciplinare gli effetti della decisione CCR con una legge dello stesso livello del GEO 130/2021, che stabilirebbe le modalità per la restituzione delle somme trattenute per i contributi sociali assicurativi. .da case di riposo”, si legge nella nota informativa.

Il denaro verrà rimborsato in più fasi

La SGG ha proposto che il denaro trattenuto venga restituito ai pensionati in modo graduale tramite le case di riposo che hanno trattenuto il CASS, secondo Antenna3. Alla fine dello scorso anno, il CCR ha deciso che il pagamento di contributi sanitari aggiuntivi per pensioni superiori a 4.000 lei era incostituzionale. Coloro che hanno già versato tali contributi vedranno reintegrata la pensione, ma solo dopo la pubblicazione della decisione del CCR in Gazzetta Ufficiale.

Si trattava di un’ordinanza urgente adottata nel dicembre 2021 ed entrata in vigore dal gennaio 2022. A quel tempo, praticamente tutti i pensionati con pensioni superiori a 4.000 lei pagavano il 10% di contributo sanitario, il doppio rispetto a tutte le altre persone.

Le pensioni comprese tra 2.000 e 3.000 lei saranno esenti imposta

Attualmente, l’imposta sui redditi da pensione superiori a 2.000 lei è del 10%. Se la proposta diventa legge, i pensionati saranno esentati dalle tasse. Buone notizie anche per chi ha una pensione superiore a 3.000 lei, visto che per loro verranno applicati importi fiscali inferiori e ridotta la base di calcolo.

Si prevede pertanto di modificare il Codice Fiscale in modo che l’imposta sulle pensioni sia determinata detraendo dal reddito l’importo di 3.000 lei e, ove applicabile, il contributo previdenziale sanitario (CASS), che non riguarda coloro che percepiscono una pensione superiore a 4.000 lei.

Pertanto, il vantaggio è anche per chi ha pensioni cospicue, in quanto aumenterà l’importo trattenuto dalla pensione e l’imposta sui redditi si applicherà su una somma di denaro inferiore rispetto a quella attuale. Per una pensione lorda di 5.700 lei, il contributo sanitario è di 170 lei, mentre l’imposta sul reddito è di 353 lei. Pertanto, l’utile netto finisce per essere di 5.177 lei.

Selene Blasi

"Studente. Appassionato fanatico dell'alcol. Professionista televisivo. Pioniere di Twitter. Risolutore di problemi."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *