Molte donne rumene hanno scelto di lavorare in Italia come badanti, per poter beneficiare di redditi migliori rispetto al Paese. Se all’inizio degli anni 2000 il loro lavoro veniva svolto al buio, oggi la situazione è cambiata e possono anche ricevere una pensione dallo Stato italiano.
In Italia si ottiene la pensione dopo soli cinque anni di contributi: limite di età, invalidità, inabilità, pensioni contributive.
La pensione di vecchiaia può essere richiesta solo da coloro che non hanno versato contributi prima del 1996, secondo l’art La gamba di tutti.
La pensione limite di età con 5 anni di contributi non si può ottenere a nessuna età, nemmeno alla normale età di pensionamento che è di 67 anni per entrambi le signore così come per gli uomini, scrive verità.
Questo Pensione può essere ricevuto dall’età di 71 anni.
La pensione di vecchiaia contributiva di 5 anni può essere richiesta solo dai lavoratori subordinatamente al calcolo della contribuzione complessiva, che è un sistema di calcolo valido dal 1996, basato sui contributi versati e sull’età pensionabile.
Nello specifico, andando in pensione con 5 anni di contributi, lavoratori domestici non devono avere quote pagate o accreditate al 31 dicembre 1995.
I cittadini rumeni che hanno lavorato o stanno lavorando all’estero riceveranno una pensione dal rispettivo stato per il periodo lavorato, quando soddisfano le condizioni pensionistiche di tale stato (età, anzianità minima di servizio). Il periodo di lavoro all’estero sarà cumulato con gli anni di lavoro in Romania.
Se una persona decide di andare in pensione e ha lavorato in un altro paese da cinque a dieci anni o qualsiasi altro periodo, deposita la sua pratica in Romania, ma gli anni lavorati dall’altra parte del confine verranno conteggiati come anzianità.
La condizione principale che una persona deve soddisfare affinché si tenga conto della sua anzianità in un altro Stato è l’aver lavorato per più di un anno in questo Stato con un contratto di lavoro.
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