Aumentano i pedaggi per oltre 3.000 km di autostrade

Il ministro dei Trasporti italiano Matteo Salvini ha accolto le richieste delle società autostradali di aumentare i pedaggi stradali nel 2024, dopo 3 anni di sospensione da parte dei governi precedenti. Diversi tratti autostradali non sono ancora interessati dagli incrementi, ma la rete più diffusa, quella di Autostrade per l’Italia (che gestisce oltre 3.000 km), ha applicato un aumento del 2% dal 1° gennaio 2023, che ne aggiungerà un altro 1,34% da luglio. 1.

Sulle altre rotte al momento non c’è aumento, anche se per motivi diversi. Il ministero ha respinto la richiesta per le autostrade A24 e A25, per il ramo Torano-Pescara, per Brebemi, per Pedemontana Lombarda e per il Consorzio autostradale siciliano.

Per il momento restano invariati i pedaggi per alcune autostrade di alcune società i cui piani industriali sono in corso di aggiornamento: Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana – Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane, Tangenziale di Napoli, Autostrada dei Fiori – A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus, Società Autostrada Tirrenica, Raccordo Autostradale Valle d’Aosta, Concessioni Autostradali Venete. Ma in questi casi la crescita potrebbe avvenire dopo la presentazione del business plan.

In alcuni casi non vi è stato incremento per scadenza della concessione: Autostrada del Brennero, Società Autostrada Ligure Toscana – A12 Tronco Ligure Toscano, Autovie Venete, Satap – Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori, Società Autostrada Torino-Ivrea-Valle D ‘Aosta. Anche in questi casi i pedaggi possono aumentare con l’assegnazione della nuova concessione.

Tarso Mannarino

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