Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha dichiarato giovedì sera, dopo le consultazioni con il presidente Sergio Mattarella nell’ambito della disgregazione della coalizione che finora ha sostenuto il governo di unità nazionale, di aver deciso di dimettersi.
Mario Draghi ha convocato una riunione di governo e ha detto ai ministri che avrebbe rassegnato le dimissioni. “Stasera presenterò le mie dimissioni. Non c’è più una maggioranza sindacale nazionale”, ha detto Mario Draghi, secondo il quotidiano La Repubblica.
“Fin dal mio primo intervento, quello del momento dell’insediamento con il voto del Parlamento, ho sempre detto che questo Esecutivo avanzerà solo se la prospettiva di realizzare il programma di governo sulla base del quale le forze politiche hanno assunto conto la loro fiducia è chiara. Questo approccio compatto è stato fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni non esistono più”, ha detto Mario Draghi, citato dall’agenzia ANSA.
Prima di annunciare le sue dimissioni, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha consultato il presidente Sergio Mattarella perché, nonostante abbia vinto il voto del Parlamento per un programma di misure sociali, la coalizione di governo di unità nazionale sembrava al collasso. Il Senato italiano ha confermato, giovedì pomeriggio, con 172 voti favorevoli e 39 contrari, il sostegno a un insieme di misure di aiuto destinate alle imprese, ai dipendenti e ai pensionati, nel contesto della crisi economica ed energetica. Ma il Movimento 5 Stelle (M5S, populista) ha rifiutato di partecipare al voto, prendendo le distanze dagli altri partiti che sostengono il governo di Mario Draghi.
Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle, aveva segnalato qualche giorno fa che non avrebbe appoggiato le nuove misure sociali, dissociandosi dalla coalizione sindacale nazionale. La formazione populista sembra volere elezioni legislative anticipate, così come il partito (di estrema destra) della Lega, guidato da Matteo Salvini.
Il premier Mario Draghi, alla guida del governo di unità nazionale dal febbraio 2021, aveva lasciato intendere che in caso di perdita di consensi si sarebbe dimesso. Draghi era ancora sostenuto dal Pd (centrosinistra) e da Italia Viva (centrosinistra). E la formazione di Forza Italia (centrodestra), guidata dall’ex premier Silvio Berlusconi, sembra preferire trattative politiche per evitare elezioni anticipate.
Ora il presidente italiano Sergio Mattarella convocherà tutti i partiti parlamentari per le consultazioni e deciderà se provare a garantire la maggioranza per un nuovo governo o indire direttamente le elezioni parlamentari anticipate.
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