78 anni dalla strage in cui persero la vita 560 persone brutalmente assassinate


Oggi, 12 agosto 2022, ricorre il 78° anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema, paese della Toscana dove i nazisti, con l’aiuto dell’organizzazione “Brigata Nera”, uccisero circa 560 persone, di cui più di un centinaio erano bambini, dopo aver ricevuto informazioni secondo cui esistevano formazioni partigiane nella regione.

In tale occasione, il Presidente Sergio Mattarella, durante la seduta del Parlamento italiano, ha affermato: “La commemorazione delle vittime della strage di Sant’Anna di Stazzema è per tutta l’Europa un impulso costante a mantenere prioritario il tema del rispetto della vita. umano, della pace come orizzonte storico necessario”.

La mattina del 12 agosto 1944 i soldati tedeschi di tre compagnie della 16ª Divisione SS-Panzegrenadier-“Reichsführer-SS”, comandate dal Gruppenführer Max Simon, entrarono nel villaggio montano di Sant’Anna di Stazzema. Con loro arrivarono alcuni membri delle Brigate Nere (un’organizzazione composta da membri volontari del Partito Repubblicano Fascista Italiano).

Massimo Simone. Fonte foto: Corriere della Sera

I soldati hanno immediatamente radunato gli abitanti del villaggio e i rifugiati, rinchiudendoli in diversi fienili e stalle, prima di giustiziarli sistematicamente. Gruppi di persone sono stati colpiti con mitragliatrici e altri sono stati ammassati negli scantinati e in altri spazi chiusi, dopodiché sono state lanciate bombe a mano.

– Continuazione dell’articolo dopo l’annuncio –

Nella chiesa locale è stato colpito da lontano il parroco Fiore Menguzzo, dopodiché i soldati hanno aperto il fuoco su circa 100 persone lì radunate. In totale, le vittime includevano almeno 107 bambini (la più giovane dei quali, Anna Pardini, aveva appena 20 giorni), oltre a otto donne incinte (una delle quali, di nome Evelina Berretti, si è fatta tagliare lo stomaco con una baionetta, e il bambino è stato portato fuori e ucciso separatamente).

Dopo che altre persone sono state uccise in giro per il villaggio, i corpi sono stati dati alle fiamme (presso la chiesa, i soldati hanno usato le panche di legno per accendere il fuoco in cui sono stati bruciati i corpi). Anche gli animali furono sterminati e l’intero villaggio fu bruciato. L’intero massacro è durato tre ore.

Tarso Mannarino

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