25 persone, compresi bambini, sono state ricoverate in ospedale dopo essere state avvelenate dal gas di cloro tossico rilasciato da una piscina del centro sportivo Monti Lessini in Italia.
I servizi di emergenza, tra cui vigili del fuoco, medici, polizia e persino scienziati nucleari, hanno assistito alla struttura di Verona venerdì 17 marzo, dopo che la nube tossica è stata rilasciata.
Le vittime sono state trasportate ai centri sanitari con minibus, e i più colpiti sono stati trasportati negli ospedali di Negrar, Borgo Trento e Borgo Roma, scrive stella quotidiana.
Il ministero dell’Interno italiano ha confermato che nel luogo del rilascio di gas tossico erano presenti unità nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche (NBCR).
Hanno confermato che un “gruppo specializzato di vigili del fuoco chiamati ad intervenire in situazioni eccezionali” era presente sul posto dopo che 25 persone sono rimaste intossicate.
Tra le vittime ci sono quattro bagnanti, il gestore della piscina e nove bambini dell’asilo, dai tre ai sei anni.
Tuttavia, gli investigatori ritengono che l’avvelenamento sia dovuto al fatto che i lavoratori della piscina hanno calcolato male la quantità di cloro necessaria per sterilizzare la piscina. Pertanto, i loro calcoli errati hanno portato alla comparsa di gas di cloro velenoso dall’acqua, avvelenando efficacemente i presenti.
I più gravemente colpiti furono trasportati negli ospedali vicini dopo essersi avvelenati con la stessa sostanza chimica utilizzata dalle truppe tedesche durante la prima guerra mondiale.
La nube di gas può rivelarsi fatale se ingerita o inalata, e chi entra in contatto con il gas può manifestare molti problemi di salute, come difficoltà respiratorie, visione offuscata, dolore o bruciore al naso, agli occhi e alla gola, oltre che vesciche. sulla pelle.
Fonte: stella quotidiana
Data di rilascio: 20/03/2023 16:51
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