L’amicizia di Berlusconi con Putin ritarda ulteriormente la formazione del nuovo governo in Italia

Le dichiarazioni di Berlusconi sulla sua amicizia con Vladimir Putin, in cui, tra l’altro, ha incolpato le autorità di Kiev per la guerra lanciata dalla Russia in Ucraina, ha messo in ombra l’evento di giovedì 20 ottobre, durante il quale il presidente Sergio Mattarella ha annunciato l’avvio dei negoziati per la formazione del governo da guidare di Giorgia Meloni.

La brutale reazione di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni ha reagito duramente alle affermazioni del suo alleato. Italia “fa parte a pieno titolo ea testa alta” dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica, e chi non condivide questa posizione “non può far parte del governo, anche se il prezzo da pagare è che il Paese non ha governolei dice.
Silvio Berlusconi, che il 29 settembre ha compiuto 86 anni, ha detto ai suoi colleghi di partito: “Mi sono riconnesso un po’,… un po’ di più… nel senso che, il giorno del mio compleanno, mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera molto carina. Ho risposto mandandogli bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto gentile. Mi ha chiamato il primo dei suoi cinque veri amici“.
Nella stessa registrazione audio, sembra incolpare della guerra in Ucraina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che secondo lui ha “triplicato gli attacchi” alle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass.

Ritorno
Di fronte a reazioni di disapprovazione, Silvio Berlusconi ha cercato di sistemare la situazioneaffermando in un comunicato stampa che “la sua posizione personale e quella di Forza Italia non si discostano da quelle del governo italiano, dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica, né sul tema della crisi in Ucraina né su altre grandi questioni politiche internazionali“.
Ha anche sottolineato che sarebbe “impossibile raggiungere la pace se i diritti dell’Ucraina non sono sufficientemente protetti”.

Le prime osservazioni di Berlusconi entrano in totale contraddizione con la posizione di Giorgia Meloni, categoricamente atlantista e favorevole al sostegno dell’Ucraina, anche attraverso la fornitura di armi, nonché alle sanzioni contro Mosca.

L’incidente solleva molti dubbi sulla coesione del futuro governo, che mostra instabilità, anche se non è stato ancora nominato. Oltre alle questioni di politica estera, i vertici di partito della coalizione che riunisce Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Anti-Migranti di Matteo Salvini non sono d’accordo sulla distribuzione dei portafogli ministeriali.
Secondo AFP e France24 il favorito per la carica di ministro degli Esteri è l’ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, deputato di Forza Italia, e Giancarlo Giorgetti, leghista, già ministro in Mario Il governo de Draghi potrebbe assumere il Ministero dello Sviluppo Economico.

Traduzione di Eremia Iulia Mariasecondo l’articolo pubblicato da Francia 24.

Attilio Trevisan

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