I tempi di pignoramento in Italia sono diminuiti nel 2018, ma la maggior parte di essi si conclude senza che gli immobili pignorati vengano messi all’asta per essere acquistati da nuovi proprietari, Lo afferma il rapporto T6 presentato a Roma. Acquistare un immobile all’asta in Italia è un ottimo modo per acquistare case economiche in venditama molte proprietà pignorate non raggiungono questo stadio.
Secondo gli ultimi dati, la legge italiana ha ridotto il termine per il rientro in possesso della proprietà mediante decisione del tribunale. Mentre nel 2017 questo periodo era di 5 anni, nel 2018 la media è scesa a 4,21 anni.
Inoltre, nel 2017 sono state registrate 60.238 procedure e nel 2018 49.622, un calo di 10.616 (-17,62%). La produttività dei tribunali continua ad aumentare e il numero di cause risolte è superiore del 26% rispetto alle cause registrate (rispetto all’11% dell’anno scorso).
Il tribunale più veloce in Italia per il trattamento dei pignoramenti immobiliari è A nord di Napoli (che ha iniziato ad operare solo nel 2013), con una media di 1,81 anni per i suoi archivi, seguita da Trieste e Bolzanoche ha una media di 2,5 anni.
Sono ancora numerose le procedure in corso, tra cui circa 240.000 con più di dieci anni, in alcune regioni, soprattutto nel Sud Italia, che accumulano ritardi significativi difficilmente risolvibili nel breve periodo.
Per quanto riguarda le diverse fasi della procedura, la fase di avvio è più lunga Dai (408 giorni) e Gorizia (327 giorni), mentre è arrivato il più veloce Trieste con una media di 216 giorni, rallentata dai 312 giorni della fase di vendita. Nel nord di Napoli questa fase dura solo 187 giorni.
Infine, la fase di distribuzione è la più lenta nei tribunali Bolzano (121 giorni), Gorizia (115), A nord di Napoli (101), Trieste (99) e Dai (92).
In attesa del rapporto di quest’anno, idealista/news si è fatta un’idea dell’efficacia dei pignoramenti in termini di effettiva assegnazione degli immobili, al centro di queste procedure di pignoramento. In media, secondo i dati di Rapporto 2017 (accessibile anche ai non iscritti al sito dell’Associazione T6), il 49% dei fascicoli depositati (282.206 su un totale di 585.829) è giunto alla fase finale, in modo variabile a seconda dei tribunali.
I cinque tribunali con la più alta percentuale di cause chiuse rispetto al resto d’Italia sono stati Bolzano (con il 73% di cause chiuse), Ferrara (73%), Trieste (72%), Genova (70%) e Savona (69%) . . Tempio Pausania, invece, è stato il tribunale con il minor numero di cause chiuse nel 2018, solo il 23%.
È necessario distinguere tra le diverse categorie di dossier chiusi, se sono stati chiusi perché l’immobile è stato venduto all’asta o per altri motivi. Dallo studio del 2017 è emerso che a livello nazionale le pratiche della prima categoria (classificate perché l’immobile è stato venduto all’asta) rappresentano il 29,8% del totale delle procedure concluse, mentre quelle della seconda categoria rappresentano circa il 69,6%.
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