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È stata condannata a 23 anni di carcere l’infermiera rumena che ha ucciso l’anziano di cui si prendeva cura. L’atroce crimine è avvenuto nel 2020, quando Dana Mihaela Nicoleta Chiţă ha legato mani e piedi all’italiano di 89 anni e lo ha strangolato con del nastro adesivo.
Dalla redazione dell’Observer il 17/05/2024, 12:39
L’avrebbe assunta come custode, promettendole anche di sposarla e di lasciarle tutto, ma lei lo ha brutalmente ucciso. Michelangelo Marchese, 89 anni, è stato strangolato con nastro adesivo e legato per mani e piedi.
Il vecchio le aveva promesso di sposarla
Oggi, a tre anni dall’omicidio, la prima sezione della Corte di cassazione ha respinto il ricorso: è divenuta definitiva la condanna a 23 anni di reclusione pronunciata contro la rumena Dana Mihaela, 26 anni, giudicata colpevole dell’omicidio.
Nella notte tra l’11 e il 12 luglio 2020, Dana Mihaela ha strangolato l’anziano a casa sua, gli ha rubato i soldi e la macchina ed è fuggita, scrive rainews.it.
La donna, impiegata dall’anziano come badante, è stata arrestata il 20 novembre 2020, pochi mesi dopo l’omicidio. Il vecchio non solo l’aveva assunta come custode, ma le aveva promesso di sposarla e di lasciarle un’eredità.
La polizia ha risolto il caso dopo aver ritrovato l’auto del vecchio. Dopo averla rubata, Dana Mihaela ha venduto l’auto a un criminale che avrebbe dovuto smontarla, ma ha deciso di tenerla per sé.
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