Come appariva l’isola su cui si trovavano i tre giovani rumeni prima che fosse inghiottita dalle acque, in Italia

Patrizia Cormos e Bianca Doros, le due giovani donne ucciso dopo essere stato spazzato via da un’alluvione in Italia indossavano abiti da sposa. I corpi senza vita furono deposti nella cappella. Intanto Cristian è ancora ricercato dalle autorità. Le speranze diminuiscono di giorno in giorno. I tre sono stati travolti dalle acque dopo essersi avventurati su un’isola situata nella zona del fiume Natisone, noto per le vittime che provoca, dicono i locali, ogni anno.

Da Larisa Andreescu il 06.05.2024, 16:45

La tragedia è avvenuta nei pressi della riva del fiume, non lontano dal ponte Romano. Le operazioni di tracciamento sono state possibili grazie al sistema Life Seeker, che utilizza un dispositivo montato su un drone per fissare e localizzare la posizione dei cellulari, anche se il cellulare è spento. Le speranze dei soccorritori sono state deluse quando i corpi delle due giovani donne sono stati finalmente ritrovati, nonostante le suppliche che potessero essere vive.

Il film della terribile tragedia

I giovani erano venuti per scattare foto in un luogo popolare dove solitamente la gente prende il sole. Non sapevano che quando piove forte la zona diventa estremamente pericolosa. Prima di mezzogiorno la portata del fiume Natisone, seppur sotto codice pioggia giallo, era di soli 20 metri cubi al secondo. Fondamentalmente, l’acqua era appena profonda fino alle caviglie. Intorno alle 13 il fiume si gonfia improvvisamente e la portata aumenta di 7 volte fino a raggiungere i 135 metri cubi al secondo. I tre giovani sono arrivati ​​sull’isolotto alle 13,20, ma non hanno avvertito il pericolo, anche se l’acqua si alzava di minuto in minuto. I giovani restano prigionieri dei torrenti. Si tengono insieme per resistere alle raffiche. In pochi minuti l’acqua raggiunse le ginocchia fino al collo. Alle 15, più di un’ora dopo essere stati inghiottiti dall’acqua, la portata del fiume aveva raggiunto i 250 metri cubi al secondo.

Cristian, ancora ricercato dai soccorritori

Le squadre di soccorso stanno sorvolando anche il fiume Natisone con elicotteri e droni. Le speranze di ritrovare vivo il 25enne diminuiscono di giorno in giorno. L’intervento è reso molto più difficoltoso dal fatto che continua a piovere.

“C’è stata pioggia e nelle prossime ore è previsto un aumento del livello del fiume Natisone di 100 centimetri. Questo sicuramente non aiuta, ma le nostre ricerche continueranno”, dice il pompiere Valmore Venturini.

Intanto i corpi delle due rumene Patrizia e Bianca sono stati deposti ieri in una cappella a Udine e oggi vengono trasbordati in aereo in Romania e sepolti nella località di Tarna Mare a Satu Mare.

Non è la prima volta che il fiume Natisone miete vittime

La gente del posto chiede regole severe nella zona della spiaggia dove i tre giovani sono stati trascinati via e dice che ogni anno almeno una persona vi annega. “Nessuno si fida della nostra regione per andare in queste spiaggette lì a Premariacco. Potrebbero essere stati i miei figli. Queste bellissime ragazze… siamo tutti scioccati. Bisognerebbe vietare l’accesso a questa parte del fiume”, confessa un locale.

Le autorità vogliono chiudere la spiaggia e imporre regole di accesso. Inoltre, vogliono cambiare il modo in cui i soccorritori rispondono alle emergenze.

Sotto il fiume ci sono grotte carsiche e le autorità temono che il corpo di Cristian possa essere intrappolato lì. Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ricorda che qualche anno fa un tuffatore annegò nel fiume e che il suo corpo riapparve due anni dopo, scrive la stampa italiana.

Il Natisone è un fiume lungo 60 chilometri che attraversa la Slovenia e l’Italia. È il principale affluente del Torre e subaffluente dell’Isonzo. Ha un regime piovoso-nevoso e appartiene al bacino del Mar Adriatico. Il Natison si forma a 415 metri di altitudine, al confine tra Friuli e Slovenia, dalla confluenza di due fiumi: il Rio Bianco e il Rio Nero, che nascono dalla Punta di Montemaggiore e dai monti Gabrovec. Prima della confluenza con il fiume Torre, attraversa i comuni di Pulfero e Cividale del Friuli.

Serena Megna

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