AGGIORNAMENTO – Giorgia Meloni smentisce ogni “simpatia”…

Il nuovo primo ministro italiano Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia (FdI, post-fascista), ha negato martedì ogni “simpatia” o “vicinanza” con il fascismo, riporta AFP.


“Non ho mai avuto simpatia o vicinanza con regimi antidemocratici. Contro qualsiasi regime, anche contro il fascismo”, ha sottolineato nel discorso di politica generale pronunciato alla Camera dei deputati.

Giorgia Meloni ha tenuto a sottolineare, nel contesto dei timori delle cancellerie europee dopo la vittoria alle elezioni legislative, che l’Italia e’ “a pieno titolo parte dell’Europa e del mondo occidentale”.

Giorgia Meloni assicura che l’approccio italiano non è quello di “ostacolare e sabotare l’integrazione europea”, ma di far funzionare meglio la “macchina” comunitaria, assicura nel discorso di politica generale, in Parlamento.

La nuova leader dell’Italia non ha abbandonato diversi temi che hanno segnato la sua campagna elettorale, come la lotta alle migrazioni.

Ha assicurato ai parlamentari che il suo governo intende “fermare le partenze illegali” dall’Africa verso la penisola italiana.

“Questo governo vuole fermare le partenze illegali (dall’Africa) e fermare il traffico di esseri umani”, ha detto.

I deputati convalideranno il nuovo esecutivo italiano votando martedì sera.

Si tratta di un voto “formale”, nel contesto in cui la coalizione di Meloni detiene la maggioranza assoluta.

L’Unione europea (UE) è una “casa comune per affrontare le sfide che gli Stati membri difficilmente possono affrontare da soli”, ha apprezzato.

Tuttavia, non ha fatto abbastanza in passato in questo settore, ha accusato.

Il nuovo presidente del Consiglio dei ministri italiano ha anche promesso che l’Italia continuerà “ad essere un partner affidabile della Nato e un sostenitore dell’Ucraina che si oppone all’aggressione russa”.

La Meloni ha denunciato il “ricatto” del presidente russo Vladimir Putin.

“Cedere al ricatto (del presidente russo Vladimir) Putin nel (campo dell’energia) non risolverà il problema, che peggiorerebbe e aprirebbe la strada a nuove richieste e ricatti e futuri aumenti (di prezzo) dell’energia anche maggiori di quelli che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi mesi”, ha denunciato.

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Attilio Trevisan

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